Le telecamere MOBOTIX permettono ai fedeli di seguire via Web le funzioni per San Francesco in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo

Case study Mobotix per Basilica San Francesco

Ci sono ambienti dove la videosorveglianza appare una soluzione naturale. In altri invece, l’applicazione appare meno scontata, quasi fuori luogo. Eppure, una volta superate le perplessità iniziali, a volte il coraggio di osare rivela potenzialità inattese e apre la strada a nuove opportunità. Una cripta tra le più conosciute all’interno del mondo spirituale cattolico, non solo come luogo di raccoglimento ma anche per il valore storico dell’ambiente circostante, a prima vista difficilmente potrebbe raccogliere le attenzioni di un venditore di tecnologia, anche tra i più ottimisti. La realtà però, spesso rivela sorprese inaspettate. “I frati del Convento di Assisi ci hanno chiesto di installare una telecamera all’interno della cripta di San Francesco – racconta Andrea Baldassari, amministratore di Multimedialand -. L’idea era permettere a tutti i fedeli, anche chi non poteva recarsi sul luogo, di partecipare a quanto avviene all’interno in qualsiasi momento della giornata”.
Dopo essersi già fatta apprezzare in passato per aver rinnovato l’infrastruttura di rete di questa parte del complesso monasteriale umbro, l’azienda romana ha ricevuto il via libera per realizzare il nuovo e innovativo progetto.

Telecamere a cui sono richieste massima discrezione

Ci è stato chiesto di poter vedere dal sito Web dedicato a San Francesco d’Assisi quanto avviene nella cripta – spiega Baldassari -. Si tratta di un contesto molto particolare e, viste le esigenze e la tipologia di installazione, abbiamo optato per le soluzioni di MOBOTIX, le uniche in grado di garantire performance e discrezione ai massimi livelli. In dettaglio, abbiamo deciso di installare una telecamera Q24, dotata di visione a 360° e dall’aspetto molto discreto, addirittura simile a un comune altoparlante”. I risultati pressoché immediati hanno presto indotto a installare una seconda telecamera, questa volta all’ingresso della cripta, sempre affidandosi a MOBOTIX, ma questa volta al modello M24M. “In entrambi i casi, si è trattato di installazioni decisamente particolari – riprende Baldassarri -, che hanno coinvolto una serie di persone attente all’estetica degli apparecchi e alla cura particolare nell’installazione; quest’ultima infatti non avrebbe dovuto essere troppo invasiva e, al contrario, avrebbe dovuto tener conto di tutte le esigenze in materia di Belle Arti e di rispetto dell’architettura artistica del luogo. In questo senso, ad esempio, è stato necessario pitturare tutti gli apparecchi e i cavi dello stesso colore dello sfondo”.
Niente comunque in grado di rendere problematico il compito affidato a Multimedialand, grazie anche ai quindici anni di esperienza maturati nel settore, con la specializzazione in soluzioni IP.
Le telecamere megapixel di MOBOTIX installate offrono immagini nitide e di qualità, garantendo spesso una luminosità addirittura superiore a quella percepita dall’occhio umano in ambienti poco illuminati come appunto una cripta. Caratteristiche per le quali però è necessario adottare i dovuti accorgimenti. “Abbiamo previsto una connessione dedicata in fibra ottica, per l’alta defi nizione e perché l’affl usso dei pellegrini al sito Web avrebbe potuto creare un collasso alla banda disponibile nell’infrastruttura di rete esistente”. Integrate con funzionalità VoIP, le telecamere MOBOTIX sono sfruttate anche per la comunicazione audio bidirezionaleall’interno della cripta.

Un duplice risultato: la cripta in diretta sul Web e la sicurezza del luogo

A parte il doveroso rispetto di orari e procedure particolari, l’installazione e la messa in opera dell’intero sistema non hanno presentato ostacoli. L’entusiasmo per il risultato raggiunto è stato pressoché immediato. “Già durante la prima accensione del sistema e i test di posizionamento delle telecamere, i frati ne hanno compreso le funzionalità, restando favorevolmente colpiti in particolare dalla qualità e dalla luminosità delle immagini”. Una qualità, tra l’altro, non spinta all’estremo in fase operativa, nel rispetto della privacy degli avventori presenti all’interno del luogo Sacro.
Oltre al servizio offerto ai fedeli, l’impianto non si esime dal ricoprire anche i compiti più tradizionali. Le videocamere permettono infatti di mantenere il pieno controllo su movimenti sospetti in grado di rappresentare un potenziale rischio per la sicurezza, sia delle persone sia del patrimonio artistico.

Un successo certificato dai numeri

Sin dai primi giorni dell’entrata in funzione del servizio, l’unico ostacolo si è rivelato l’eccezionale flusso di utenti, tale da costringere a ridurre il frame rate delle immagine distribuite via Web. Una situazione dalla quale ricavare utili indicazioni per il prosieguo del progetto. “L’impianto di videosorveglianza originale lungo il perimetro esterno inizia a mostrate i primi cedimenti e dopo questa esperienza è probabile che tutte le installazioni future vengano dismesse a favore dell’implementazione di soluzioni MOBOTIX”. Una sfida ancora più impegnativa, anche per questo meritevole di essere affrontata. “Il terremoto di qualche anno fa e la presenza di fulmini che spesso danneggiano l’impianto rendono necessario un rifacimento totale dell’infrastruttura cresciuta un pezzo per volta – conclude Andrea Baldassari -. Diversi cavi in rame passano troppo vicino a centrali elettriche ed è necessario ridisegnare tutto il cablaggio puntando sulla fibra ottica”.